Alimenti consentiti
carne, pesce, riso (dopo averlo cotto però sciacquarlo, per togliere l'amido in eccesso) o riso soffiato, verdura e cereali, frutta, formaggi (eccetto il gorgonzola; grana, fontina e formaggini sono ammessi), yogurt, pane. Uova e latte (con moderazione).
Alimenti NON consentiti
dolci e cioccolata sono letteralmente un veleno per il cane, pomodoro, patate con pelle verde, carne di maiale, pasta condita, alimenti troppo salati, fritti, carne cruda. Ossi (in particolare sono assolutamente vietati gli ossi di pollo tacchino e coniglio, che spezzandosi in modo irregolare sono pericolissime per il cane). Inoltre, è molto importante somministrare la ciotola dopo la passeggiata. Uno sforzo fisico a stomaco pieno può portare a seri disturbi digestivi, tra i quali il più pericoloso è rappresentato dalla torsione gastrica, patologia in cui lo stomaco pieno di cibo si "ribalta", creando una strozzatura al suo ingresso. Tale patologia, assai dolorosa, è curabile solo tramite intervento chirurgico se diagnosticata tempestivamente. In caso contrario, l'esito è letale.
E' un intervento chirurgico che non presenta rischi (se non quelli minimi legati all'anestesia e al post-operatorio) che prevede nella femmina l'asportazione delle ovaie e, talvolta, l'utero, mentre nel maschio l'asportazione dei testicoli. Molte purtroppo sono le dicerie e le leggende metropolitane che rendono la sterilizzazione un argomento controverso, causa di animate discussioni, quanto in realtà questo intervento ha SOLO effetti benefici sui nostri animali: la sterilizzazione infatti, sopratutto se eseguita prima del primo calore riduce quasi a zero il rischio che le femmine in età adulta sviluppino tumori mammari, annulla la possibilità di insorgenza di neoplasie ovariche e uterine e di piometre. Ne salvaguarda le condizioni di vita migliorandole. Infatti, durante il calore le cagne e le gatte diventano irrequiete, nervose, le gatte miagolano rumorosamente per settimane, anche la notte; le cagne non possono essere portate liberamente al parco perché presto verrebbero "assalite" dai maschi e finito il calore i problemi potrebbero continuare con le stressanti gravidanze isteriche.
I gatti e i cani maschi interi invece sono condannati ad una vita breve e non certo serena: questi infatti, quando non sono sterilizzati, raggiunta la maturità sessuale, spruzzano urina per marcare il territorio, diventano molto girovaghi, si assentano da casa per giorni e giorni andando in cerca di femmine in calore, rischiando di essere investiti dalle auto perchè distratti dei richiami delle gatte, non mangiano, dimagriscono vistosamente, litigano con altri maschi e possono contrarre gravi e letali malattie (solo nei gatti) come la FIV e FELV. E' facile capire che, non solo la qualità della vita, ma anche la sua stessa durata sono sensibilmente ridotte in un maschio intero rispetto ad uno sterilizzato.
E per ultimo, ma non meno importante, la sterilizzazione come prevenzione del randagismo. Basta visitare i rifugi per rendersi conto che ci sono già troppi cani e gatti e troppi pochi umani disposti ad ospitarli. Fare nascere altri animali (è risaputo che i cuccioli sono molto più facilitati nel trovare casa) significa condannare gli animali già presenti nei rifugi a trascorrere il resto della loro vita in gabbia, ma significa anche incrementare ulteriormente il numero (già considerevole) di cani e gatti nei canili e gattili (molti sono infatti gli abbandoni dei cani una volta diventati adulti).
Come accennato prima purtroppo ancora molte sono le leggende metropolitane sull'argomento. Ecco le piu frequenti:
E' necessario far fare almeno una cucciolata alla propria cagna o gatta prima della sterilizzazione. Non esiste alcun fondamento scientifico a sostegno di questa diceria che quindi tale rimane che venga detta dal vicino di casa o dal veterinario più attento alle voci di corridoio che alla ricerca scientifica.
Le femmine sterilizzate cambiano carattere. Le femmine sterilizzate NON cambiano carattere e si comportano proprio come quando non sono in estro anche se intere. I maschi invece diventano meno girovaghi, più ubbidienti, meno aggressivi con i conspecifici, non lottano più e non spruzzano urina per marcare il territorio.
L' animale sterilizzato diventa necessariamente obeso. E' vero che la sterilizzazione può causare un rallentamento del metabolismo con la conseguente tendenza a metter su pancetta, ma il trucco, come sempre quando si parla di sovrappeso, sta nella ciotola del nostro amico: se gli diamo da mangiare il giusto e non ogni volta che due occhi imploranti urlano "pappa" il nostro quattrozampe non ingrasserà di un etto! Se aggiungiamo un po' di sano movimento il gioco è fatto.
MOLTO Importante è rendersi conto che cani e gatti NON hanno né desideri di maternità né desideri sessuali. Le attenzioni amorevoli che rivolgono ai propri cuccioli sono determinate dall'istinto e si esauriscono presto: dopo un paio di mesi la madre è già più che stufa di avere delle piccole pesti assillanti tra i piedi e già dopo poche settimane dalla nascita le attenzioni che dedica loro diminuiscono progressivamente sino a quando, non molti mesi dopo, non li riconoscerà nemmeno più come figli suoi. Cani e gatti non hanno una sessualità paragonabile a quella umana, per loro l'accoppiamento ha solo fini riproduttivi e per questo è limitato a precisi momenti dell'anno in cui la femmina è recettiva, senza che vi siano implicazioni sociali o psicologiche. L'unico momento in cui i nostri animali desiderano accoppiarsi è quando la femmina è in calore: ma non è un desiderio legato al piacere fine a se stesso, ma solo ad un'istinto di conservazione della specie. Niente di più, niente di meno.
Ecco infine come agisce la sterilizzazione sulla prevenzione della malattie, spesso mortali, legate al calore: Durante i calori vengono prodotti gli estrogeni, che agiscono sia sulle ghiandole mammarie che su utero e ovaie. Continui calori a vuoto possono indurre, alla lunga, alla formazione di neoplasie alle mammelle e con minor frequenza, all'utero e ovaie. Quindi è importante una sterilizzazione precoce che permette di annullare, o quasi, il rischio di insorgenza di neoplasie mammarie, viceversa, dopo il quinto anno d'età la sterilizzazione perde la sua funzione preventiva contro questo tipo di tumori; mentre la sterilizzazione, qualsiasi sia l'età, azzera completamente la possibilità che si sviluppino neoplasie a ovaie ed utero.
Il calore è inoltre un importante fattore predisponente all'insorgenza della piometra: gravissima infezione dell'utero che può anche portare a morte la cagna o gatta. E' causata da batteri (es. Streptococchi, Escherichia coli,...) che, soprattutto durante il calore, trovano nell'utero le condizioni ideali per riprodursi. Con la sterilizzazione, in animali di qualsiasi età, si azzera il rischio di piometre. Con la sterilizzazione si risolve anche il problema delle gravidanze isteriche o immaginarie che, oltre ad essere piuttosto stressanti per la cagna, possono causare dolorose mastiti e favoriscono l'insorgenza di tumori mammari. Ecco perché la sterilizzazione è un atto d'amore.
Forse ancora non sai che è obbligatorio iscriverlo all'anagrafe canina e procedere alla sua identificazione. Prevenzione del randagismo – tutela degli animali e della salute pubblica (legge Regionale 8 settembre 1987 n. 30 e legge 14 agosto 1991 n. 281) Anche in Lombardia a partire da marzo del 2004 tutti i cani possono essere identificati mediante l'introduzione di un microchip in cui saranno memorizzati tutti i dati del proprietario. Il microchip sostituisce il tatuaggio e permette un'identificazione sicura nel tempo. La sua applicazione avviene mediante un'iniezione sottocutanea leggermente fastidiosa ma non dolorosa, che nulla ha a che vedere con la procedura del tatuaggio spesso ritenuta traumatica e per questo causa di omessa identificazione da parte di proprietari troppo ansiosi. L'identificazione dei cani ai fini dell'iscrizione all'anagrafe canina deve avvenire, come per il tatuaggio, entro il terzo mese di vita, nel caso di cuccioli, o comunque entro 15 giorni dal possesso dell'animale rivolgendosi o ad un libero professionista o al Servizio Veterinario Pubblico. Tutto ciò per dare organicità al lavoro già intrapreso dai Comuni, il cui fine più importante è la lotta al randagismo e alla pratica incivile dell'abbandono. I proprietari o detentori di cani che non ottemperassero a quanto sopra esposto verranno sanzionati ai sensi della legge Regionale n. 30 del 1987 e della legge n. 281 del 1991. Le prestazioni fornite dal Servizio Veterinario Pubblico sono assoggettate alla tariffa Regionale in vigore. Presso gli ambulatori veterinari Liberi Professionisti autorizzati verranno applicate le tariffe libero-professionali approvate dall'Ordine dei Medici Veterinari della Provincia. Si ricorda che, in forza delle norme citate, occorre denunciare la scomparsa, la morte o il trasferimento del cane al servizio veterinario entro 15 giorni dall'evento. E' comunque opportuno, oltre al tatuaggio/microchip che sono obbligatori per legge, applicare al collare una medaglietta con incisi il nome del cane e i vs. recapiti telefonici (telefono fisso e se possibile anche il numero del vs. cellulare) perché semmai il vs. amato quattrozampe dovesse perdersi sarebbe più facile risalire a Voi soprattutto quando l'animale è grosso e/o molto peloso (fattori questi che rendono più difficile la lettura del tatuaggio) o quando gli uffici pubblici in possesso dell'angrafe canina sono chiusi. Consigliamo ai proprietari di cani il cui tatuaggio risultasse poco leggibile di provvedere alla nuova identificazione mediante microchip.
Chi smarrisce il proprio cane
E' tenuto a darne immediata segnalazione al competente canile civico della ASL e ai Vigili Urbani del proprio Comune I provvedimenti da porre in atto allo smarrimento del proprio animale sono i seguenti: affiggere nella zona dello smarrimento numerosi cartelli dove sia indicata una breve descrizione del cane, meglio se corredata di una foto, ed il numero di telefono del proprietario. Porre questi cartelli se possibile specialmente nei punti di transito dei proprietari di cani (giardini o piazzali), negli ambulatori veterinari della zona e nei luoghi di passaggio di molte persone (supermercati, bar, farmacie Comune, ecc). avvisare, oltre il proprio canile di competenza, anche i canili ASL limitrofi e canili privati o di Associazioni più importanti sul territorio, contattare inoltre i vigili dei Comuni limitrofi per segnalare lo smarrimento. Qualora non si dovesse riuscire a ritrovare l'animale entro pochi giorni, ricontattare nuovamente tutti questi indirizzi. Lasciare la propria segnalazione presso le Associazioni Protezionistiche locali avendo cura di ricordare ai cittadini di richiamare la Sezione in caso di rinvenimento dell'animale, al fine di poter cancellare la segnalazione. Contattare le radio e i giornali locali che solitamente hanno a disposizione uno spazio di annunci gratuiti per le segnalazioni di questo genere. Fare pubblicare il proprio avviso sui periodici di inserzioni gratuite (es. Secondamano, Città in tasca, Il Giornale di Bergamo, l'Inserto de l'Eco di Bergamo, ecc.). Si può tentare anche di inviare un fax a RAI 2 che spesso manda in onda trasmissioni che riguardano gli animali (02/33605242). Effettuare delle ricerche in zona non limitandosi mai alla stretta cerchia di vie dove il cane è stato smarrito in quanto molti cani possono compiere tragitti molto lunghi anche in poche ore. Se il cane viene rinvenuto dal Canile civico competente per territorio, il proprietario ha il diritto di ottenerne la restituzione previo il pagamento di una sanzione che può essere prevista da regolamenti comunali esistenti ed il rimborso delle spese sostenute per l'effettuazione del tatuaggio in canile.
Chi trova un cane
Nel caso che vi troviate nella situazione di aver raccolto un cane dalla strada e non sappiate che cosa fare per aiutarlo, noi vi consigliamo: accertarsi che il cane non sia di qualche abitante residente in zona, per non rischiare di chiamare organi competenti inutilmente quando il cane sta solo tornando dalla sua passeggiatina. verificare, incolumità vostra permettendo, se possiede un collare con una medaglietta oppure se è tatuato nell'orecchio o all'interno della coscia. effettuare la denuncia di ritrovamento presso la sede della Polizia Municipale (Vigili Urbani) del Comune ove è stato ritrovato il cane. Essi dovrebbero intervenire sistemando il cane presso il canile comunale in attesa di ritrovare il legittimo proprietario o di essere adottato da un'altra famiglia sensibile al suo destino. Se trovi un cane e decidi di tenerlo denuncialo ugualmente alla Polizia Municipale e al Servizio Sanitario Pubblico facendo presente che puoi ospitarlo al tuo indirizzo nell'attesa che il vero proprietario si faccia vivo per poterselo riprendere (entro dodici mesi dal ritrovamento). puoi anche rivolgerti ai numeri indicati sopra dove sicuramente potrai lasciare la tua segnalazione di ritrovamento del cane e dove troverai collaborazione per diffondere gli appelli ad una cerchia più ampia di persone e Istituzioni.
Numeri utili per le segnalazioni
In caso di smarrimento di cani telefonare ai Servizi dell'ASL e contattare le Associazioni e Canili Rifugio
Servizi Veterinari dell'ASL della prov. di Bergamo:
Canile Sanitario di Urgnano tel. 035-4872197
Canile Sanitario di Urgnano: Accalappiacani Felini 329-2212708 Traina 329-2212709
Dipartimento Area Veterinaria tel. 035-955442 fax 035-955433
Distretto Veterinario Trescore B.rio tel. 035-955408 fax 035-955433
Distretto Veterinario Bergamo, Via B.go Palazzo 130 tel. 035-2270713 fax 035-2270730
Distretto Veterinario Bonate Sotto tel. 035-4991150 fax 035-4991151
Distretto Veterinario Caravaggio tel. 0363-350747 fax 0363-351329
Subdistretto Veterinario Albino tel. 035-759667
Canili e rifugi di Bergamo e provincia:
Canile di Seriate (Associazione Rifugio del cane) 035-298651. Aperto: da lunedì a sabato 15/17 e domenica 10/12
Canile di S.Omobono Imagna (Franchini Sara) tel/fax 035-852330 aperto lunedì, mercoledì e sabato 14/16
Canile di Grignano di Brembate tel/fax 035-801610 aperto il sabato 14/18
Canile di Calvenzano (Associazione Amici degli Animali) 0363-45388 tutti i giorni dalle 9/12
Canile di Verdello (Traina) 329-2212709 fax 035-4872197 - Aperto da novembre/aprile: martedì 10/12 – mercoledì e sabato 14/16 da maggio/ottobre dalle 14/17
Canile di Colzate (Ass. "Diamoci la zampa") 338-5840188 - 320-0722566 aperto tutti i giorni 15/18
TRATTO DAL NOTIZIARIO N. 11/2007 - ENPA DI MONZA
Tutti gli anni nei mesi estivi le forze dell'ordine rispondono a diverse segnalazioni di animali chiusi dentro automobili incustodite. Purtroppo alcuni di questi animali moriranno per l'ignoranza o per la disattenzione dei loro proprietari. Se la temperatura esterna è di 30°, quella interna di una macchina parcheggiata al sole può raggiungere anche i 50° in poco tempo - anche il tempo di fare la spesa. Tenere aperti finestrini e lasciargli una ciotola d'acqua infatti serve poco. I cani e i gatti, coperti dal 90% di pelo, e con bassissime capacità di sudorazione, sono più suscettibili delle persone al colpo di calore, e gli animali giovani e anziani ancora di più. Infine, ricordate che anche se parcheggiate all'ombra, in pochissimo tempo la vostra auto potrà trovarsi in pieno sole.
Semplicemente, non c'è un modo sicuro di lasciare un animale da solo in auto. Ricordiamo inoltre che lasciare un animale in queste condizioni potrebbe costituire un maltrattamento perseguibile per legge. Cosa fare se vedete un animali chiuso in auto: Se sembra abbattuto ed avere problemi nella respirazione, probabilmente è già in difficoltà. Se non è reperibile il proprietario dell'auto, chiamate subito le forze dell'ordine - la Polizia Locale del comune interessato, la Polizia di Stato, i Carabinieri o anche il Corpo Forestale - che usciranno in caso di comprovata emergenza. I numeri di telefono 112 e 113 sono utilizzabili anche per questi casi. Mentre aspettate il loro arrivo, cercate comunque di creare ombra con i mezzi che avete (es. giornali sul parabrezza).
Non abbiate mai paura di aiutare un animale che vedete soffrire in queste condizioni: a volte bastano pochi istanti di indecisione che possono essere fatali alla povera bestia.
Pronto soccorso per il colpo di calore (ipertermia): E' necessario bagnare il cane immediatamente con abbondante acqua fresca per abbassargli la temperatura corporea, addirittura immergendolo completamente nell'acqua se possibile, altrimenti bagnandolo con bottiglie di acqua o mettendogli stracci bagnati addosso. Il colpo di calore può capitare al vostro cane anche mentre è fuori a passeggio: se vi accorgete che ha la pelle che scotta, o che il cane barcolla o addirittura cade a terra, ed ha difficoltà a respirare, seguite le istruzioni sopra. Chiamate un veterinario appena possibile poiché se l'animale entra in choc e perde conoscenza, può essere troppo tardi.
Precauzioni generali: Evitate le ore più calde e comunque l'esposizione al sole diretto. Questo consiglio vale anche per l'animale che passa alcune ore da solo in casa, in giardino/cortile o in terrazza. E' essenziale che abbia un riparo dal sole in qualunque ora del giorno, e abbondante acqua fresca. Se tenuto legato all'esterno, assicurate che la catena sia sufficientemente lunga per permettere il movimento dell'animale e lo spostamento in zona ombreggiata, e in casa verificate che ci sia anche un ricambio di aria.
La filaria è un grosso verme che causa una malattia detta filariosi cardio-polmonare. Viene trasmesso da un cane malato ad un cane sano semplicemente tramite la puntura di una zanzara. La sua forma adulta, lunga fino a 30 cm, si localizza, per la maggior parte dei casi, nell'atrio e nel ventricolo destro del cuore, nelle arterie polmonari e nelle sue diramazioni.
Generalmente, in corso di infestazione, gli adulti sono molto numerosi, anche diverse decine. La forma larvale (microfilaria), invece, è microscopica ed è presente in tutto il torrente circolatorio: la femmina dopo la fecondazione ne rilascia un numero molto elevato (nei casi più gravi fino a 10000 per ogni ml di sangue) direttamente nel circolo sanguigno. Le microfilarie possono restare in circolo per molto tempo (anche fino a due anni) e costituiscono il mezzo di trasmissione della malattia da cane a cane.
I fattori che condizionano la diffusione della filaria sono: la densità degli ospiti intermedi (ossia delle zanzare), il clima e l'ambiente (più favorite sono le zone con acque stagnanti), la presenza di ospiti definitivi. L'aumento della temperatura, l'estendersi delle monoculture agrarie e l'uso di pesticidi sempre più potenti, che hanno selezionato le specie più resistenti, hanno portato all'aumento delle popolazioni di zanzare e conseguentemente della diffusione della filaria.
Presenza di ospiti definitivi (cani). Negli ultimi 15 anni il continuo aumento della popolazione canina ha costituito un fattore determinante per l'incremento dell'incidenza della filariosi cardio-polmonare: questo perché il cane rappresenta il solo luogo dove il parassita può evolvere ad adulto e riprodursi. Inoltre, lo spostamento degli animali durante il periodo estivo ha facilitato l'introduzione del problema filaria anche in zone che fino a pochi anni fa erano indenni.
Sintomi e diagnosi.
La filariosi inizialmente non presenta sintomi. Successivamente può comparire astenia, difficoltà respiratoria, poco appetito e, in casi più gravi, anche insufficienza cardiaca, edema polmonare... Solo il Medico Veterinario è in grado di verificare se l'animale ha contratto la malattia. La filariosi cardio-polmonare è una malattia subdola che inizialmente non presenta sintomi, poiché i danni causati dai vermi presenti all'interno del cuore sono graduali e progrediscono nel tempo. Questo, purtroppo, è uno svantaggio per la diagnosi della patologia che spesso viene effettuata quando ormai essa è allo stadio avanzato.
In presenza di sintomi, nei casi meno gravi si possono avere astenia, difficoltà respiratoria, mancanza di appetito e dimagrimento, più evidenti in cani da caccia o cani "sportivi" dove il calo delle prestazioni è più facilmente rilevabile dal proprietario. Nei cani domestici o che comunque fanno poco movimento, invece, i sintomi possono non essere notati anche per molto tempo. Il problema resta comunque grave, perché tali soggetti asintomatici fungono da serbatoio della malattia ed espongono gli altri cani ad un maggiore rischio di infestazione.
Nei casi più gravi la patologia si manifesta attraverso insufficienza cardiaca, edema polmonare con tosse, crisi respiratorie e collasso cardio-circolatorio. Infine si possono manifestare, anche se molto raramente, sintomi nervosi quali alterazioni comportamentali, crisi simili all'epilessia, mancata coordinazione dei movimenti e paresi posteriore. Per essere sicuri che il proprio animale non abbia contratto la filaria, è fondamentale portarlo dal Medico Veterinario, l'unico in grado di diagnosticare la patologia: inizialmente, attraverso un esame clinico per valutare la presenza o meno dei sintomi sopra citati; dopodiché con un esame del sangue al microscopio per rilevare eventuali microfilarie in circolo. In caso negativo, per poter escludere completamente l'infestazione, potrà effettuare un test sul sangue del cane per verificare la presenza di filaria attraverso la rilevazione di sostanze prodotte dal parassita stesso.
Prevenzione.
La prevenzione è fondamentale in quanto consente di evitare di contrarre una malattia che normalmente richiede una terapia complessa e potenzialmente molto pericolosa. La prevenzione va effettuata per tutto il periodo delle zanzare con la somministrazione mensile di appositi farmaci. La filariosi cardio-polmonare non è una malattia inguaribile, ma richiede una terapia complessa, costosa e potenzialmente molto pericolosa. Inoltre spesso i danni causati dal parassita non sono reversibili e quindi, anche dopo l' eliminazione della filaria, non si ha una totale remissione dei sintomi. Pertanto risulta fondamentale la profilassi (prevenzione) che va effettuata per tutto il periodo delle zanzare con la somministrazione mensile di appositi farmaci. Essi agiscono tutti allo stesso modo, cioè bloccano lo sviluppo delle larve inoculate dalle zanzare nel cane e hanno due caratteristiche fondamentali: vanno somministrati ogni 30 giorni e posseggono effetto retroattivo. Pertanto è totalmente inutile anticipare eccessivamente la prima somministrazione, mentre è fondamentale proseguire la profilassi fino al mese successivo alla scomparsa delle zanzare. Ad esempio a Milano, dove le zanzare generalmente compaiono intorno a fine marzo e scompaiono verso la fine di ottobre, la prima somministrazione potrà essere effettuata all'inizio di aprile e l'ultima a novembre.
Numerosi sono i farmaci attualmente in commercio: sono in compresse o spot on e alcuni di essi sono efficaci anche sui parassiti intestinali. Tuttavia tra questi ultimi esistono notevoli differenze di spettro d'azione, cioè di numero di parassiti contro cui agiscono: alcuni, infatti, sono efficaci solo su due parassiti (Ascaridi e Anchilostomi), altri su tre, eliminando, oltre che i due precedenti, anche i Tricuridi. Questa proprietà è molto importante essendo questi ultimi parassiti molto diffusi in tutte le aree e in particolare in quelle urbane. L'utilizzo di un farmaco con il più ampio spettro d'azione garantisce quindi il modo più sicuro per proteggere il cane sia dalla filaria che dai parassiti intestinali più comuni: il tutto con una singola somministrazione mensile di un singolo prodotto. Esiste anche un farmaco in formulazione iniettabile che una volta somministrato si accumula nell'organismo del cane e viene rilasciato lentamente. Per questa caratteristica tale prodotto deve essere inoculato unicamente dal Medico Veterinario. Esso prevede una somministrazione all'anno ed è attivo sulla filaria, mentre la copertura sui parassiti intestinali è limitata agli Anchilostomi solo nel momento dell'iniezione.
La Sindrome della Dilatazione/Torsione di stomaco
Informazioni generali
La dilatazione-torsione gastrica (GDV) rappresenta un grave "sintomo" che può condurre a morte i cani, caratterizzato da un marcato rigonfiamento dello stomaco (dilatazione), con gas e materiale schiumoso. Alla dilatazione, spesso, segue la torsione dell'organo (volvolo), che occlude entrambi gli ingressi dello stomaco (cardias e piloro). Con il progredire del rigonfiamento si sviluppa uno shock legato all'ostacolato ritorno di sangue, dall'addome verso il cuore ed il cervello. Si può verificare un ampio danno ai tessuti da mancata irrorazione di sangue, un'insufficienza renale e, presto, anche seguire la morte per arresto cardio-respiratorio.
Tale patologia interessa soprattutto le razze di grossa-media mole e con torace profondo ma, a volte, vengono colpite anche le razze piccole. Può presentarsi in modo improvviso ed in cani in ottima salute. Le cause (malattie addominali) che determinano tale condizione non sono ancora perfettamente note, ma è certo che la Sindrome della Dilatazione/Torsione di stomaco può essere definito come un sintomo di patologie spesso multifattoriali.
Fra le cause più frequenti che la determinano ricordiamo: la voracità nell'assunzione del cibo, un singolo pasto giornaliero, l'assunzione di acqua fredda, il rallentato transito del cibo attraverso il piloro, una notevole attività post-prandiale (attività fisica dopo il pasto), malattie gastriche, malattie epatiche, malattie intestinali.
Per ridurre al massimo i rischi di comparsa di questa sindrome la si deve cercare di conoscere e prevenire e questo si ottiene seguendo poche regole: alimentare i propri cani possibilmente con cibi commerciali di buona qualità; far sì che i pasti giornalieri siano almeno due (vecchia ed ignorante è la credenza che un pasto al giorno è sufficiente nei cani…); evitare che dopo il pasto il cane faccia attività fisica (anche noi, dopo un lauto pasto, eviteremmo di correre a perdifiato sulla spiaggia od andremmo a giocare a pallone…).
Contattare IMMEDIATAMENTE il medico nel caso in cui avvenga uno dei seguenti fatti: il vostro animale fa dei ripetuti tentativi di vomitare senza riuscirvi, erutta o vi sembra che soffochi. L'addome del vostro animale vi sembra stia aumentando di volume.
Oltre ad essere strumenti di addestramento inefficaci sono la causa di molti problemi fisici e comportamentali dei cani.
I CONTINUI INSULTI MECCANICI ALLE STRUTTURE DEL COLLO PROVOCANO:
• LESIONI A MUSCOLI, VERTREBRE, ESOFAGO, LARINGE, TRACHEA E TIROIDE
• RESPIRAZIONE OSTACOLATA CON CONSEGUENZA DI MINOR APPORTO DI OSSIGENO ALLE CELLULE IN PARTICOLARE ALLA TESTA
• GRAVI TRAUMATISMI ALLA COLONNA VERTEBRALE
• LESIONI AI VASI SANGUIGNI DELL'OCCHIO, PUO' PROVOCARE CECITA'
• PARALISI TEMPORANEA DELLE ZAMPE ANTERIORI
• PARALISI DEL NERVO LARINEGO
• ATASSIA MUSCOLARE DEGLI ARTI POSTERIORI
• SVENIMENTI
• DANNI CELEBRALI
L'analisi dei danni causati dal collare a strozzo ha mostrato che alcuni cani presentavano una dislocazione vertebrale mentre altri avevano subito danni permanenti ai nervi. Ancora, una condizione chiamata sindrome di Horner, talvolta causata da traumatismi del collo, provoca disturbi agli occhi e paresi facciale.
I difensori del collare a strozzo spesso ne consigliano l'uso sui cani fin da giovane età. Al contrario proprio sugli animali giovani vi è un maggior rischio di lesioni gravi e permanenti. Si dimostra pertanto che tale metodica si rivela non solo controindicata ai fini dell'educazione del cane, ma concretamente pericolosa.
ALTRA IMPORTANTE CONSEGUENZA E' LEGATA ALL'APPRENDIMENTO PER ASSOCIAZIONE.
SE IL CANE SENTE STROZZARE O PROVA DOLORE MENTRE E' CONCENTRATO SU UN OGGETTO, COLLEGA AD ESSO LA SENSAZIONE FISICA NEGATIVA. SE STA FISSANDO UN ALTRO CANE O UN'ALTRA PERSONA E VIENE STROZZATO, IMPARA AD AVER PAURA. E' QUESTA LA CAUSA PIU' FREQUENTE DI COMPORTAMENTI DI PAURA E DI AGGRESSIONE NEI CONFRONTI DI ALTRI CANI E PERSONE.